VIAREGGIO. “In merito alle tante notizie che in queste settimane hanno portato alla ribalta il tema della così detta “Intramoenia allargata” che dovrebbe cessare, dopo 13 anni di proroghe, il 30 giugno 2012, ci preme sottolineare che la Ausl12 di Viareggio è stata la prima in Toscana – e probabilmente in Italia – nell’agosto del 2007, a riportare tutta l’attività nelle strutture aziendali.” Lo scrive l’Azienda Sanitaria Locale viareggina in una nota.

“Una soluzione che ha avvantaggiato l’azienda attraverso un maggior controllo, il recupero dei costi, la gestione delle tariffe, ma che, al tempo stesso, non ha impedito ai nostri dirigenti di svolgere la propria attività.

“Ogni anno l’attività aziendale a pagamento emette oltre 30.000 fatture per un fatturato complessivo di oltre 4,5 milioni di euro. La libera professione intramuraria è un diritto del medico, ma anche del cittadino che può scegliere da chi farsi curare.

“Inoltre possiamo affermare, a ragion veduta, che l’attività a pagamento contribuisce a ridurre le liste di attesa che, comunque, nella nostra azienda, salvo qualche momentanea criticità, sono sotto controllo.

“Aggiungiamo, inoltre, che la Ausl12 di Viareggio è tra le 23 strutture pubbliche che hanno sottoscritto una convenzione con FASI e FASIOPEN, ovvero i principali fondi sanitari italiani.

“La nostra AUSL, infine, ha applicato le direttive regionali in materia di determinazione dei costi delle attività a pagamento, utilizzando modalità che hanno reso possibile ridurre le tariffe per l’attività di radiologia ordinaria e, comunque, nel rispetto delle direttive regionali a suo tempo emanate per una applicazione omogenea in tutto il territorio della Toscana.

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